giovedì, 24 Aprile, 2025
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Grazie Papa Francesco. Ora sei tornato alla Casa del Padre

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Grazie Papa Francesco. Ora sei tornato alla Casa del Padre

di Errico Marrazzo

Papa Francesco sorridentePapa Francesco in uno dei suoi momenti più luminosi

CITTÀ DEL VATICANO – Papa Francesco è morto questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano. Aveva 88 anni. Con lui si chiude un capitolo straordinario della storia della Chiesa cattolica, segnato da apertura, dialogo e vicinanza agli ultimi.

Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio è stato eletto papa il 13 marzo 2013, diventando il 266º successore di Pietro. È stato il primo papa proveniente dall’America Latina, il primo gesuita e anche il primo a scegliere il nome Francesco, in omaggio al poverello di Assisi. La sua elezione rappresentò fin da subito una svolta: un pastore con l’odore delle pecore, come egli stesso amava definirsi, più che un principe della Chiesa.

Il suo pontificato, lungo dodici anni, ha lasciato un’impronta profonda. Papa Francesco ha scelto uno stile semplice e diretto, rifiutando molte delle formalità del protocollo vaticano. Ha promosso una Chiesa “in uscita”, vicina alle periferie esistenziali del mondo. Il suo messaggio, centrato su misericordia, giustizia sociale e pace, ha parlato non solo ai cattolici, ma a credenti di ogni fede e anche a chi non crede.

Tra i momenti più significativi del suo pontificato, l’enciclica Laudato si’ (2015), in cui il papa ha lanciato un appello globale per la salvaguardia del creato. Forte è stato anche l’impegno sul fronte delle migrazioni, dell’accoglienza e contro ogni forma di discriminazione. In campo ecumenico e interreligioso, Francesco ha costruito ponti, aprendo nuovi orizzonti di dialogo.

Non sono mancati momenti difficili: le tensioni interne alla Curia, la resistenza di settori più conservatori, la gestione delle crisi legate agli abusi. Tuttavia, Francesco ha affrontato queste sfide con decisione e trasparenza, dando avvio a importanti riforme nella governance vaticana.

Il suo rapporto con la gente è stato uno degli aspetti più apprezzati del suo pontificato. Papa Francesco ha scelto fin dall’inizio di abitare a Casa Santa Marta, rinunciando all’appartamento papale. Ha telefonato personalmente a fedeli, incontrato carcerati, senzatetto, rifugiati. È stato il papa dei gesti semplici ma potenti, capace di parlare al cuore delle persone.

Con la morte di Francesco si apre ora il periodo della sede vacante. Il Collegio dei cardinali si riunirà nelle prossime settimane per eleggere il suo successore in conclave.

Ma l’eredità di Papa Francesco è destinata a durare ben oltre il suo tempo sulla Cattedra di Pietro. Resterà il ricordo di un pastore che ha saputo ascoltare, camminare con il popolo, farsi vicino agli ultimi. Un papa del nostro tempo, che ha cercato di ricucire le ferite del mondo con il filo del Vangelo.

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