Si è svolto sabato scorso presso la Basilica Pontificia sant’Alfonso dè Liguori a Pagani, l’evento giubilare organizzato dalla Fraternità dei Servi di Maria con il patrocinio della Congregazione del Santissimo Redentore, del Comune di Pagani e del Parco Culturale S. Alfonso M. de Liguori. I lavori del convegno che hanno visto la partecipazione sia delle fraternità campane, che delle associazioni locali, sono stati aperti dai saluti del Sindaco Lello De Prisco e della dott.ssa Carmelina Izzo, priora della Fraternità di Pagani. Gli interventi dei relatori, moderati dal priore emerito della Fraternità paganese Matteo Baselice, erano divisi in diverse sezioni. La prima parte dedicata alla storia del Giubileo curata dal prof. Sigismondo Somma ed una seconda parte con gli approfondimenti e le riflessioni religiose da parte di padre Roel Osorio dell’Ordine Secolare dei Servi di Maria e padre Sabatino Maiorano, preside emerito dell’Accademia Alfonsiana. La priora Carmelina Izzo, ha voluto ricordare che la spiritualità servitana, che è esistita a Pagani fin dal 1691, negli anni ha avuto sempre maggior interesse, tanto che nel 1887, fu autorizzata anche la costituzione della “ Prima sezione del Terz’ Ordine dei Servi di Maria, confermata nel 2002 dal Priore generale O.S. M. fr. Angel M. Ruiz Garnica, con la denominazione di Fraternità Secolare SS. Vergine Addolorata. “Oggi – ha sottolineato la Priora Izzo – essere artigiani della speranza, vuol dire seguire l’esempio dei Sette Padri Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria che seppero vivere il monte e la città. Infatti, da Firenze salirono sul monte Senario, dove fecero l’esperienza profonda dell’incontro con Colui che è la Speranza, Gesù Cristo. Successivamente ridiscesero dal monte, stabilendo la loro dimora a Cafaggio, oggi Basilica della SS. Annunziata, nella periferia della città, per impegnarsi nella vita quotidiana, nella testimonianza e nel servizio alla società e alla Chiesa”. L’Evento si è concluso con la celebrazione Eucaristica anticipata dalla processione giubilare delle serve con lo scapolare ed i servi con l’antico abito servita, con tunica, scapolare, cappuccio e corona dell’Addolorata, segno dell’antica presenza dei serviti a Pagani.