Tutto pronto a Nocera Inferiore per MarrazZarra il secondo spettacolo de “L’Essere & L’Umano” edizione 2025, rassegna firmata da Artenauta Teatro, progetto ideato dalla direttrice artistica e regista Simona Tortora, con l’organizzazione di Giuseppe Citarella e il patrocinio del Comune di Nocera Inferiore. L’appuntamento è per venerdì 7 Febbraio alle 20:45 al Teatro Diana. Lo spettacolo è stato scritto ed è diretto dal noto attore Pietro De Silva, protagonisti saranno l’attore nocerino Giovanni Marra e Leonardo Zarra. Lo spettacolo è stato candidato al Roma Comic Off 2024: candidato come miglior spettacolo, miglior regia (Pietro De Silva), miglior attore protagonista (Giovanni Marra) e vincitore del premio miglior attore non protagonista (Leonardo Zarra). Ad aprire la serata sarà il format Anteprima Foyer, con il concerto del cantautore chiamami_gian. MarrazZarra è la storia di due attori sfortunati e squattrinati alla costante ricerca dell’idea originale e del copione perfetto che possa svoltare la loro vita. I due cercano di sopravvivere tra provini falliti, litigi continui e momenti di amicizia e tenerezza. Uno spettacolo pieno di comicità irriverente ma anche di momenti di amara riflessione. «Giovanni Marra e Leonardo Zarra sono due giovani attori dotati di un talento singolare e affascinante – spiega il regista e attore De Silva – Insegno cinema alla scuola di Massimiliano Bruno, e nel corso degli anni ho avuto la fortuna di incontrare allievi di straordinaria sensibilità artistica. Naturalmente, in un settore così complesso, emergono allievi con una naturale predisposizione per il palcoscenico o per il rapporto con la macchina da presa. Si crea spesso una sorta di complicità e sintonia che, oltre a favorire l’apprendimento, mi porta a coinvolgere i più dotati in spettacoli teatrali, cortometraggi o progetti creativi di vario genere. Nel caso di Giovanni e Leonardo, devo riconoscere che hanno abbracciato con piena consapevolezza e dedizione il testo che ho proposto loro. Si tratta di un’opera ironica, che indaga le pulsioni e le passioni tipiche di molti giovani intorno ai trent’anni, sospesi tra slanci di entusiasmo e amare disillusioni. È una sorta di specchio che riflette la loro generazione, portandone però all’estremo le contraddizioni, e per questo intrisa di una comicità tagliente. I loro sogni, spesso infranti, diventano il fulcro narrativo di un racconto che gioca sull’impossibilità di una piena affermazione personale, lasciando emergere tratti profondamente umani e universali».