Sabato 16 novembre, alle 20.40, presso l’Auditorium S. Alfonso Maria de Liguori, prende il via la stagione 2024-2025 di “Scenari pagani 27”, ad inaugurare l’evento ci sarà Antonio Rezza in “Fratto X” con Ivan Bellavista, spettacolo scritto e prodotto con Flavia Mastrella (per la regia di entrambi), La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello. Antonio Rezza e Flavia Mastrella sono stati insigniti del Leone d’oro alla Carriera alla Biennale di Venezia, nel 2018.Come tradizione, lo spettacolo sarà preceduto, alle 20.30, dall’AperiSpettacolo a cura di Ritratti di territorio. Partner fissi: Famiglia Pagano 1968 e Pepe Mastro Dolciere.La rassegna teatrale di Casa Babylon Teatro si contraddistingue per originalità e grande versatilità degli artisti in scena. Ogni spettacolo è accuratamente selezionato dal direttore artistico, Nicolantonio Napoli. E quest’anno, come si suol dire, non si è badato a spese per incontrare la soddisfazione e l’interesse degli spettatori.Si comincia sabato con l’unica performance prevista per il 2024. Gli altri spettacoli si terranno da gennaio ad aprile 2025. L’anno sarà inaugurato con le Ebbanesis in “Bek Steig” previste il 24 gennaio. L’8 febbraio, in scena Concita De Gregorio in “Un’ultima cosa”.Impegnativo il mese di marzo. Il primo “L’angelo della storia” con il ritorno di “Sotterraneo”. Grande attesa per “Stocc Ddò” e Sara Bevilacqua, un momento di ampia riflessione sulla cultura della legalità e sul fenomeno delle vittime innocenti della criminalità organizzata.Risveglierà le coscienze invece “Mare di ruggine” per la regia di Antimo Casertano che arriverà il 28 marzo. Dopo il debutto con tanto di sold out al “Piccolo Bellini” di Napoli, lo spettacolo dedicato all’ex Ilva – Italsider di Bagnoli sarà sul palco del Sant’Alfonso. Un’occasione per ricordare su ciò che il colosso industriale ha rappresentato per i suoi lavoratori, tra speranza e disperazione.Ad aprile, il 4, ci sarà il ritorno di Andrea Cosentino con “Rimbambimenti”. Si chiuderà il 15 con “Muratori” di Edoardo Erba per la regia di Peppe Miale e in scena Angela e Massimo De Matteo e Francesco Procopio.
Lo spettacolo Impossibile spiegare gli spettacoli di Antonio Rezza. Vanno visti, subìti, masticati e poi digeriti. Ti fa ridere, ti stordisce e riesce a farti fare esattamente quello che in questo FRATTO_X fa fare a Ivan Bellavista con lui sul palco, lasciarsi manipolare e usurpare della libertà anche solo per il tempo necessario alla durata dello spettacolo.
E parla con noi spettatori come con Ivan dialoga senza farlo mai parlare. La voce di uno fa parlare l’altro con la sua voce mentre l’altro muove la bocca per sentito dire.
E si lamenta del suo poco parlare con la voce che lo fa parlare, litiga con la voce che lo tiene al mondo. Ed è forse quello che accade nella realtà: viviamo con la voce di un altro.
Rezza è un attore che fa della fisicità il perno di una comicità corrosiva e violenta.
Nell’habitat creato da Flavia Mastrella, un impeto di suggestioni fotografiche, di immagini che raccontano la strada che corre, scie luminose che si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino, Antonio Rezza gira in cerchio su un palcoscenico popolato da robottini, giocattoli e persone telecomandate da un potere che ci vuole ridotti a pupazzi. E tutto quanto non gridato per denunziare ma per fotografare una realtà che è così com’è. Una presa in giro iconoclasta senza troppo ragionare e considerare. Perché Rezza è ben oltre la denuncia.
E intanto si continua a ridere. Travolti da continue trovare esilaranti.