A dicembre busta paga più ricca con tredicesima e bonus Natale di importo fino a 100 euro. La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/E del 10/10/2024 spiega a chi spetta e quali sono le regole per metterlo in busta paga. Doveva chiamarsi Bonus Befana e arrivare a gennaio, ma si chiama Bonus Natale. Con un emendamento al decreto “Omnibus” (D.L. n. 113/2024, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 143/2024), infatti, il Governo ha voluto anticipare di un mese il versamento dell’una tantum che andrà a rinforzare le tredicesime del 2024 e non formeranno reddito imponibile ai fini IRPEF. L’erogazione non sarà automatica ma per richiederli bisognerà presentare, al proprio datore di lavoro, un’autodichiarazione sul possesso dei requisiti richiesti dall’amministrazione finanziaria. Sono stati predisposti appositi facsimili. Possono farne richiesta tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, indipendentemente se hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato e all’articolazione dell’orario di lavoro purchè posseggono i seguenti requisiti: un reddito complessivo non superiore a 28mila euro nell’anno d’imposta 2024;
un coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, e almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto o adottivo o affidato, entrambi fiscalmente a carico o, in alternativa, almeno un figlio, fiscalmente a carico. Con riguardo a quest’ultimo aspetto si ricorda che i figli, per poter essere considerati a carico ai fini fiscali, non devono avere redditi o non devono aver prodotto un reddito personale nell’anno precedente superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Il limite passa a 4.000,00 euro per i figli di età non superiore a 24 anni. In presenza di un nucleo familiare monogenitoriale, un’imposta lorda di importo superiore a quello della detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Tuir. In pratica sono esclusi gli incapienti, vale a
dire coloro che non pagano IRPEF ossia i contribuenti che si collocano nella cosiddetta no tax area. Starà poi al datore di lavoro verificare il rispetto dei requisiti, ma in ogni caso, se per errore dovessero venire erogate delle somme non dovute, queste ultime saranno recuperate in un secondo momento. Il datore di lavoro che erogherà il bonus Natale potrà recuperarlo sotto forma di credito da utilizzare in compensazione negli F24. Restano esclusi i titolari di redditi assimilati, come le pensioni, che non sono qualificati come redditi da lavoro dipendente.
Dr. Andrea Perrino
Ordine Dottori Commercialisti di Nocera Inferiore
Commercialista – Tributarista Revisore Contabile – Revisore degli Enti Locali
CTU Tribunale di Nocera Inferiore
Docente formazione professionale
Giornalista Fisco e Tributi