A Salerno, continua il progetto SPLEEN nato dall’esigenza di riflettere sul ruolo e la posizione che un’istituzione storica dell’arte e della critica contemporanea, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna ha all’interno del tessuto urbano e socio-culturale della città di Salerno.
Venerdì, 24 maggio, è stata inaugurata la seconda delle tre opere previste: “Qui mi sento a casa” dell’artista Marco Strappato.
L’opera, è un’installazione luminosa che adotta l’iconografia contemporanea del segnalibro e la trasforma in un landmark visibile sulla parte superiore della facciata della ex Casa del Combattente.
Una scultura al neon che si connette al nucleo originario della Fondazione, la Biblioteca di Filiberto e Bianca Menna, e vuole ricordarne la presenza; un’opera che attraverso la fisicità diurna e la luminosità notturna si pone come punto di raccordo tra il dentro dell’istituzione e il fuori della città.
Come le insegne luminose che Walter Benjamin incontra per le strade di Mosca (Immagini di città, 1955), “Qui mi sento a casa“ è un invito a entrare e a trovare ospitalità negli spazi della Biblioteca; e, nel contempo, giocando con l’utilizzo che della stessa icona si fa sulle piattaforme di social networking, si pone come monito a “salvare” un luogo dall’oblio e dalla trascuratezza.
Al riguardo ne abbiamo parlato con l’autore Marco Strappato, segue il podcast dell’intervista: