Nella mattinata di oggi, venerdì 16 febbraio 2024, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA), unitamente ai militari del Comando Provinciale di Salerno, del Gruppo di Torre Annunziata (NA) e delle Compagnie Carabinieri di Ferrara e Potenza hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare – emessa dal GIP di Salerno su richiesta della Procura – nei confronti di 36 soggetti componenti di un’associazione a delinquere di tipo mafioso operante nell’Agro Nocerino Sarnese e nella Provincia di Napoli.
Ciò è stato possibile per la presenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati per aver costituito un clan di camorra autodefinito famiglia per via dei vincoli di parentela che legano i principali indagati, con al capo Dario FEDERICO di Boscoreale, già condannato quale capo e promotore di una associazione per delinquere di stampo mafioso nel 2007 poiché spostava i suoi interessi criminali dalla storica allocazione in Pompei e Boscoreale, assumendo il controllo criminale del territorio di Scafati” unitamente al pregiudicato Salvatore DI PAOLO.
Secondo le accuse, il clan, gestiva le piazze di spaccio di Scafati e zone limitrofe, controllava le piazze di spaccio di larga zona del comune di Scafati, dedicandosi anche ad attività estorsive sul territorio e nelle zone confinanti.
Il gruppo, già oggetto di precedenti indagini da parte di un altro Ufficio giudiziario, si era trasferito dalle zone di Pompei e di Castellammare di Stabia a Scafati.
Gli indagati sono stati ritenuti colpevoli di dieci episodi estorsivi posti in essere dagli affiliati al clan; tra detti episodi si segnala una estorsione all’interno del porto turistico di Marina di Stabia attuata con modalità eclatanti, ovvero a mezzo di una cd. “stesa” da soggetti recatisi sul posto a bordo di motociclette di grossa cilindrata.
Dei 36, 5 persone si sono sottratte all’esecuzione dell’ordinanza cautelare.
Contestualmente, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito, un’Ordinanza di Sequestro di beni immobili e mobili registrati, attività economiche e rapporti finanziari, per un valore complessivo al momento stimato in circa 3.000.000,00 di €, somma cui dovrà aggiungersi li saldo attivo, rinvenuto in fase esecutiva sui conti correnti attinti dalla misura ablativa patrimoniale.
Il procedimento verte in fase di indagini preliminari e le accuse saranno vagliate nelle ulteriori fasi dello stesso.