A Pagani, sabato 27 gennaio, per celebrare Suor Lionella e la sua opera al servizio del Beato Fusco, presso il teatro San Giovanni Paolo II in via San Francesco 107, c’è stato un momento di festa con i suoi ex alunni, la comunità di San Francesco di Paola, la Congregazione delle Figlie de Preziosissimo Sangue e con l’amministrazione comunale.
Per l’impegno al servizio della comunità paganese, del suo adoperarsi per opere pie e per
l’insegnamento e il perseguimento nella sua vita di solidarietà, amore e aiuto al prossimo e ai più deboli, valori fondanti del messaggio del Beato, il sindaco Raffaele Maria De Prisco
le ha riconosciuto la Cittadinanza onoraria.
Queste le parole del sindaco De Prisco:
«Tante volte mi sento onorato di essere sindaco come sarebbe potuto esserlo chiunque altro, che deve misurarsi con le difficoltà di volta in volta per risolverle. Oggi però non mi sento qui per caso. Questa cittadinanza onoraria a Suor Lionella non è un caso: è un cittadinanza a lei, al suo operato come figlia di Tommaso e come Postulatrice della Causa di Santificazione del Beato, e attraverso di lei a tutte le Suore della Congregazione del Preziosissimo Sangue che spendono la loro vita nel nome del Fondatore.
Oggi la situazione non è così diversa rispetto all’epoca in cui don Tommaso ha operato, l’Ottocento, e durante la quale pur facendo tanto bene, ha subito ingiurie e calunnie. Le lotte intestine nel popolo e nella Chiesa che lui ha subito esistono ancora. Il Beato ha resistito, rassicurando la Congregazione di Suore che ha fondato e tutti i deboli che ha servito, e trovando consolazione nella casa di Maddalena Fezza.
Pagani ha bisogno di Tommaso, cosi come ha bisogno di Sant’Alfonso, ha bisogno di rafforzare le sue radici, di valorizzare ancora di più le grandi personalità di fede che, ancora una volta non per caso, qui hanno operato e hanno lasciato un segno profondo che attraversa i confini territoriali e scrive la storia.
Grazie Suor Lionella per quello che hai fatto e quello che ancora farai per il nostro Beato e per il processo verso la Sua Santità».