Erano le 19:30 del 23 novembre 1980, quando una scossa di terremoto di magnitudo 6.9 si abbatté con furia nell’area dell’Appennino Meridionale, con epicentro localizzato sulla Sella di Conza, in Alta Irpinia e che toccò il decimo grado della scala Mercalli.
In novanta secondi vennero distrutti interi paesi, su un’area di circa 17.000 kmq compresa tra le province di Avellino, Potenza e Salerno.
Alle 19:34 di quella domenica, sotto le macerie persero la vita quasi 3000 persone, soprattutto nei paesi dell’Alta Irpinia.
Nel capoluogo irpino il vescovo Monsignor Arturo Aiello, presiederà alle 10 la messa in Cattedrale.
In Piazza del Popolo, il sindaco Gianluca Festa deporrà una corona per le oltre duecento persone morte nel centro storico di Avellino.
A Lioni, uno dei paesi tra i più colpiti, il sindaco Yuri Gioino consegnerà al colonnello comandante del 21/o Reggimento Guastatori di Caserta, Andrea Cubeddu, la cittadinanza onoraria per gli aiuti e la solidarietà ricevuti nei giorni e mesi successivi al sisma.
Ci saranno inoltre numerose iniziative dedicate alla sicurezza antisismica.