Nuovi aggiornamenti per quanto riguarda la legge di iniziativa popolare a tutela del diritto alla cura dei pazienti con gravi disabilità.
La Commissione regionale Sanità ha incontrato il Comitato Diritto alla Cura per accelerare l’iter di approvazione della legge di iniziativa popolare.
All’incontro erano presenti, oltre al presidente della V Commissione regionale Sanità Vincenzo Alaia, la consulente del presidente della V Commissione regionale Sanità Libera D’Angelo, i consiglieri regionali Corrado Matera, Roberta Gaeta, Valeria Ciarambino, Francesco Picarone, Luigi Abbate e, da remoto, Vicenzo Ciampi.
In rappresentanza del Comitato Diritto alla Cura, che ha promosso la proposta di legge di iniziativa popolare, sono intervenuti Gerardo Pagano, primo firmatario della proposta; il professore e giurista Giovanni D’Alessandro; il professor Antonio d’Angiò, medico psichiatra e psicoanalista; Annarita Ruggiero, portavoce del Comitato e referente del progetto sociale #iosononicolo e Antonio Mancino.
Tra questi, Pagano ha tenuto a precisare che i malati con patologie disabilitanti gravi e gravissime di ordine neurologico, psichico e sensoriale non sono in alcun modo considerati nella delibera 164 per cui, di fatto, sono condannati perché non assistiti da personale adeguato e specializzato.
A riguardo, il presidente Alaia ha detto: «I malati con patologie disabilitanti gravi non possono andare nelle Rsa, che non sono attrezzate per riceverle. Il ricovero nelle Rsa, inoltre, li farebbe peggiorare e si richiederebbe l’ospedalizzazione con un ulteriore aggravio di costi per la sanità pubblica. Bisogna accelerare l’iter perché è necessario colmare al più presto questa lacuna nel provvedimento».