Il decreto Aiuti ha previsto un bonus da 200 euro come sostegno contro il caro bollette a una platea molto ampia di soggetti, con reddito massimo annuale non superiore a 35 mila euro e altri requisiti specifici per alcune categorie.
L’ indennità 200 euro è una tantum, si percepisce una sola volta nella busta paga di luglio, non costituisce reddito ne’ ai fini fiscali ne’ ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali e spetta ai lavoratori dipendenti privati e pubblici, pensionati, lavoratori domestici, beneficiari di NASPI e DIS-COLL, beneficiari dell’indennità di disoccupazione agricola titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, lavoratori beneficiari nel 2021 di indennità COVID-19, lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti, lavoratori iscritti al Fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo, nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, lavoratori autonomi e professionisti. Sarà erogato in busta paga a luglio ai lavoratori dipendenti, senza bisogno di fare domanda ma devono fornire al datore di lavoro un’autocertificazione(I datori di lavoro recupereranno il credito maturato nelle denunce uniemens) con esclusione dei lavoratori domestici che lo percepiranno dall’INPS, su apposita domanda. Anche i pensionati lo percepiranno a luglio unitamente all’assegno pensionistico, in automatico senza fare domanda. In particolare l’INPS ha specificato che ne hanno diritto anche più pensionati nello stesso nucleo familiare. Per i lavoratori autonomi e professionisti, per i disoccupati e i lavoratori con contratti atipici l’erogazione slitterà più avanti perchè sarà necessario fare domanda. Si attende apposito decreto attuativo. Con il messaggio n. 2397 del 13 giugno 2022, l’INPS fornisce le prime indicazioni specifiche ai datori di lavoro e specifica che prima dell’erogazione il datore di lavoro deve acquisire una dichiarazione del lavoratore con la quale lo stesso dichiari: di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18, cioè di non essere pensionato, di non percepire reddito di cittadinanza, di non percepire assegni di invalidità e, qualora abbia più rapporti di lavoro di non aver richiesto il bonus ad altro datore di lavoro (può riceverlo da uno solo), di aver beneficiato per almeno una mensilità del primo quadrimestre del 2022 dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti pari allo 0,8 per cento prevista a favore dei lavoratori dipendenti dalla legge di bilancio 2022 (30 dicembre 2021, L. n. 234). Si tratta di una misura in favore dei lavoratori con una retribuzione imponibile previdenziale, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore a 2.692 euro al mese. Al momento, però, non esiste un modulo ufficiale per queste dichiarazioni. Un fac simile da utilizzare è stato realizzato dalla Fondazione studi Consulenti del lavoro. Diversa la situazione per i dipendenti pubblici che avranno diritto al bonus una tantum da 200 euro senza necessità di compilare alcuna auto-dichiarazione. In particolare per i dipendenti pubblici i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale sono gestiti dal sistema informatico del ministero dell’Economia e delle finanze, saranno il Mef e l’INPS a individuare la platea degli aventi diritto.
Dr. Andrea Perrino – Ordine Dottori Commercialisti di Nocera Inferiore
Commercialista – Tributarista
Revisore Contabile
Revisore degli Enti Locali
CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) Tribunale di Nocera Inferiore
Docente formazione professionale
Giornalista Fisco e Tributi