venerdì, 29 Marzo, 2024
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Caso perquisizioni bagnanti a Bacoli: l’Unione Nazionale Consumatori diffida il Sib

Dopo l’incredibile vicenda dei bagnanti perquisiti all’ingresso di alcuni lidi di Bacoli, alla ricerca di bibite e cibo, l’Unione Nazionale Consumatori ha deciso di diffidare il Sib, Sindacato Italiano Balneari, colpevole di non fare corretta informazione ai suoi iscritti.

Il presidente dell’associazione di difesa dei consumatori, Massimiliano Dona, motiva infatti la decisione ai fini della rimozione dal sito nazionale del Sib, di un articolo firmato da Sib Campania, che sostiene erroneamente che la legge su cibi e bevande in spiaggia prevede il legittimo divieto, da parte degli stabilimenti balneari, di introdurre alimenti e bevande dall’esterno da parte dei clienti.

«Niente di più falso! E’ molto grave che sul sito del sindacato balneari ci sia una dichiarazione sbagliata che poi viene strumentalizzata per vessare i consumatori. Ci piacerebbe ci dicessero l’articolo di legge che prevede questa assurdità. Evidentemente aver prolungato per troppi anni le concessioni, in barba a quanto consentito dall’Ue, li ha portati a ritenere di essere i proprietari delle spiagge o, come ha sostenuto giustamente e saggiamente il sindaco di Bacoli, i padroni e non semplicemente i concessionari di un bene demanialeè piena facoltà del cittadino introdurre cibo e bevande nello stabilimento, nel rispetto del decoro della spiaggia. Insomma, non si può fare un pic nic con tavola imbandita o un barbecue come se fossimo nel nostro giardino, ma certo non ti si possono impedire di portare un panino, una bibita o un gelato», attacca Dona, che infine conclude dichiarandosi pronto a qualsiasi azione legale per garantire i diritti dei bagnanti.

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