Alla notizia della chiusura dei reparti di medicina e lungodegenza dell’ospedale di Roccadaspide, dovuti ai trasferimenti di alcuni dirigenti presso altre strutture dell’Asl Salerno, la Uil Fpl Salerno attacca, segnalando il progressivo e graduale depauperamento della struttura, a partire dall’accorpamento di ortopedia.
L’indebolimento del nosicomio rocchese rappresenta una grave criticità, dal momento che si trova in un punto strategico per garantire il diritto alla salute all’intera collettività dell’entroterra cilentano, con i suoi 25 comuni e un bacino di utenza di circa 57mila abitanti.
Per questo motivo, constatando come questo comporti il rischio di ledere la dignità dei singoli cittadini, la confederazione sindacale chiede ai vertici dell’Asl di attuare tutte le misure necessarie per una risoluzione definitiva di tale problematica, dando una boccata d’ossigeno all’ospedale, che tuttora resta in piedi soprattutto grazie all’abnegazione del personale dipendente, che di certo non riuscirà a sostenere certi ritmi lavorativi ancora a lungo.