giovedì, 28 Marzo, 2024
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Stabilimenti ebolitani non rispettano norme anti contagio: “Ma cosa si aspetta ad intervenire?”

Il segretario della Filp Cisal Salerno, Gigi Vicinanza, ha commentato quanto accade, a partire dal week-end dello scorso 25 aprile, sul litorale di Eboli, chiedendo l’intervento della prefettura, del commissario straordinario del Comune e delle istituzioni:

“Mentre liberi professionisti, artigiani e commercianti rispettano le regole anti-contagio, ci sono fenomeni che sembrano essere immuni da controlli o sanzioni. Ci sono stabilimenti balneari che, in barba a tutto, organizzano pranzi con discoteca come se il Covid non fosse mai esistito. Ma questi assembramenti non si vedono? I video sui social non bastano come prove. Ma lo Stato dov’è?”.

“Eboli vive un momento delicato attualmente commissariata dopo una vicenda giudiziaria che ha travolto buona parte della sua classe politica. Potevo capire il lassismo di un’estate fa, ma ora al governo della città si trova Antonio De Jesu, persona dal curriculum importante che stimo dai tempi in cui era questore a Salerno”, ha aggiunto Vicinanza, chiedendosi se davvero si debba aspettare che scoppi un focolaio prima di intervenire.

“Non è giusto — ha affermato il segretario — per quelle persone che rispettano le regole e che, magari, per oltre 50 giorni non hanno potuto lavorare perché lo Stato non glielo permetteva. La mia non è una caccia alle streghe. Ma non si tratta di pranzi in totale sicurezza. No, qui si balla. Lo dicono i video e non Vicinanza. Denunciare? Lo faccio pubblicamente e si può intervenire anche d’ufficio. Altrimenti il sistema dei controlli non funziona”.

BaseNews24
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Redazione della testata giornalista dell'emittente Radio Base.
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