E’ stata confermata l’esistenza di una relazione tra la presenza di siti di rifiuti nella cosiddetta Terra dei Fuochi e l’insorgenza di alcune patologie, come il tumore alla mammella, l’asma, le leucemie e le malformazioni congenite.
Queste sarebbero le conclusioni tratte degli incontri e dall’accordo tra la Procura di Napoli Nord e l’Istituto Superiore di Sanità dopo cinque anni di lavoro.
La Terra dei Fuochi è un territorio compreso fra la provincia di Napoli e di Caserta, in cui i rifiuti, anche tossici, fanno da sfondo e raggiungono quantitativi incontrollati.
“La terra dei fuochi – scrive l‘europarlamentare Lucia Vuolo– è un’area su cui è doveroso intervenire con risolutezza. Non è possibile continuare a fare demagogia e usare il tempo unicamente per addossare colpe e responsabilità. Si cominci a rispondere con i fatti alle domande poste dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Richieste di spiegazioni inviati a tutti i livelli di governo, nazionale, regionale e locale. Continuo ad essere vigile – conclude la Vuolo – come fatto per i roghi tossici sul Sarno e a Battipaglia“.