I Dirigenti Cittadini della Lega, Vanni Castellana e Luigi Cerciello, in seguito all’inserimento del capoluogo di provincia, da parte di Legambiente, tra le 150 città in Europa più a rischio per eccesso di PM10 nell’aria, dichiarano:
“Continuiamo a pagare le conseguenze di un’amministrazione decennale miope, di fronte ai continui allarmi che puntualmente sono stati lanciati anche da noi. Non c’è stato un potenziamento dei servizi di mobilità pubblica urbana, tantomeno un programma decennale di sostituzione dei mezzi esistenti a zero emissioni nocive, solo provvedimenti spot come il bike sharing (soldi buttati come abbiamo visto tutti). I tanto decantati parcheggi pubblici sono di là dal venire realizzati in misura adeguata alla richiesta giornaliera. Per non parlare di quello che comporta la presenza del porto con il traffico su gomma dei camion 24 ore al giorno e navi costantemente presenti in rada di fronte Salerno con i motori accesi 24 ore al giorno. Sembra che neanche il periodo di fermo prolungato, il lockdown, abbia sortito grandi differenze a dimostrazione che quello dell’inquinamento dell’aria è una questione importante che dipende e colpisce diversi aspetti della vita della città e va affrontata con interventi seri programmati nel tempo e non con provvedimenti all’ultimo minuto come eliminare gli alberi in città invece di fare una manutenzione seria ed efficace”.
“Salerno non è una città per giovani. Non offe loro sbocchi lavorativi, non offre loro spazi culturali, non dà indirizzi valoriali, l’unico sprone che dà alle giovani generazioni è quello di andar via a cercar fortuna altrove. Non è una città turistica, non ha un mare balneabile, spiagge pulite, né strutture alberghiere e balneari degne di questo nome. Non offre spazi di aggregazione pubblici e verdi adeguati. Non è una città industriale (per fortuna), non è più una città commerciale degna di questo nome. A tutti questi tristi primati, vanto delle amministrazioni filo deluchiane se ne è aggiunta purtroppo un’altra: quella dei veleni nell’aria”, dicono i due firmatari, che suggeriscono come un’unica chance “per interrompere il conto alla rovescia della nostra autodistruzione”.
Per Castellana e Cerciello serve “una nuova amministrazione che ami la nostra città più di sé stessa e dei propri componenti, persone che abbiano voglia di lavorare seriamente per Salerno, persone che sappiano cogliere nel disastro socio sanitario ed economico che ci lascerà la pandemia l’occasione per una rinascita di Salerno.”
“Per noi l’alternativa più valida rimane quella dei fondi europei. Il prossimo settennio vedrà un’esplosione dei contributi con il Green Deal, ma per cogliere questa occasione servono persone che sappiano programmare e progettare il futuro di Salerno, non il loro”, concludono i due.