venerdì, 29 Marzo, 2024
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“Ne usciremo più forti di prima”: l’attore Yari Gugliucci in diretta a Radio Base. La Ballata degli Angeli Verdi, con uno sguardo privilegiato sul mondo

di Barbara Landi

Al fianco di medici e operatori sanitari, di chi vive “un’Apocalisse che da casa neanche si immagina”.

“Nell’emergenza chi soffre di più sono le strutture ospedaliere, come la nostra sanità. Non è una critica, semplicemente un dato di fatto, nel senso che non siamo pronti a epidemie di questa portata. Io l’ho vissuto anche col terremoto dell’80 ad Oliveto Citra perchè provengo da una famiglia di medici. Chi soffre è la Protezione Civile, i pompieri, gli infermieri, i medici. Bisogna subito rafforzare il sistema”.

Ad affermarlo in diretta a Radio Base è l’attore Yari Gugliucci, di origine salernitane, espressione della cinematografia nazionale ed internazionale. Più di un’intervista, è una riflessione in dialogo con Barbara Landi, durante la quale Yari si allarga al suo sguardo privilegiato sul mondo, con ampi focus e digressioni sull’emergenza sociale conseguente alla diffusione globale del Covid-19.

Una mobilitazione, la sua, partita inizialmente con una campagna a favore dell’ospedale Ruggi di Salerno e che si è poi allargata fino alla “Ballata degli Angeli Verdi”.

La ballata nasce dal senso di colpa, da un magonespiega Yari – Sentivo la necessità, come spesso accade, di fare giustizia e quindi ho scritto di getto. L’ho chiamata pensando ai medici in camice verde. Parla semplicemente di incoraggiamento, è un invito a non mollare in questi momenti, perché non servono solo le raccolte fondi, ma anche il vecchio sostegno morale. Parlavo con gli Stati Uniti, con amici che sono lì rinchiusi da 4 giorni. Noi siamo in casa da 11 quindi, adesso si inizia ad avvertire la stanchezza e la difficoltà fisica. Psicologicamente non bisogna mollare: E’ bene che i colleghi facciano tutti gli annunci sul rimanere a casa. Il vero argomento di dibattito è “come” si rimane a casa: non è demagogia,ma non tutti hanno un ambiente familiare confortevole, non tutti dispongono di uno spazio confortevole. Anche cercare un modo per star bene con se stessi a casa, perché noi siamo una popolazione vive all’aperto, adesso rinchiusi è difficile. Ci sono amici attori americani, come Meryl Streep che in questo momento si soffermano sulla violenza contro le donne, immaginando il terrore delle persone obbligate in casa senza un rapporto piacevole o affettuoso con il partner. Quindi c’è molta preoccupazione, non solo per l’epidemia ma per le conseguenze e gli effetti collaterali che questa situazione familiare casalinga potrebbe provocare”.

Ascolta l’intervista integrale a cura di Barbara Landi:

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Redazione della testata giornalista dell'emittente Radio Base.
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