martedì, 10 Settembre, 2024
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Coronavirus, manovra da 25 miliardi per famiglie, imprese e lavoratori e 350miliardi di finanziamenti mobilitati. Approvato il Decreto “Cura Italia”. Rate, iva e previdenza al 31 maggio. Tutte le misure

di Barbara Landi

Approvato il Decreto Marzo, per 350miliardi di euro di finanziamento all’economia reale per affrontare l’emergenza coronavirus. Ad annunciarlo è il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del consiglio dei ministri, accompagnato dai ministri Gualtieri e Catalfo.

Rate e Iva a postecipate al 31 maggio, sospensione contributi previdenziali, conferma reddito di cittadinanza e naspi, approvazione bonus baby sitter, 3 miliardi destinati alla Sanità, blocco delle procedure di licenziamento effettuale dal 23 febbraio in poi, sostegno ai liberi professionisti e agli autonomi sono alcune delle misure previste dal decreto marzo, mentre il consiglio dei ministri è già ala lavoro per il decreto aprile. Fisco: sospensione dei versamenti, sospensione dei termini degli adempimenti, crediti d’imposta per botteghe e negozi, crediti d’imposta per sanificazione ambienti di lavoro. Giustizia: differimento delle udienze e sospensione dei termini, istituti penitenziari. Ammortizzatori sociali, nuovo trattamento cassa integrazione ordinario, nuova cassa integrazione in deroga, crediti d’imposta per botteghe e negozi, indennità professionisti, cococo e lavoratori agricoli e dello spettacolo, fondo prima casa. Lavoro e previdenza sociale: lavoro agile, congedo e indennità per lavoratori dipendenti del settore privato, premessi retribuiti legge 104, sospensione termini versamenti e contributi. Imprese misure straordinarie, enti locali e sport.

“Un decreto molto consistente col quale abbiamo dato la prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico. Abbiamo deciso di utilizzare il limite di indebitamento netto che c’è stato autorizzato dal Parlamento per questo primo intervento è che si articola su 5 assi”, spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

PIANO DI INTERVENTI SU 5 ASSI

Il primo è quello di finanziamento aggiuntivo per il sistema sanitario nazionale, della protezione civile e degli altri soggetti pubblici che sono impegnati sul fronte dell’emergenza per 3 miliardi e mezzo di risorse che ci consentiranno di sostenere l’ordinario che il sistema sanitario e gli altri operatori stanno svolgendo.

Capitolo molto corposo che vale più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito, affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus. Estesi gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, coperti tutti i lavoratori autonomi stagionali e altre forme di lavoro con un assegno di €600 per il mese di marzo. Esteso congedo parentale e voucher baby-sitter per i genitori che abbiamo anche un sostegno aggiuntivo al reddito e ai lavoratori che andranno a lavorare.

Riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale per l’Europa, un aumento delle risorse in busta paga per questo per questo mese

“Il terzo capitolo prevede una fortissima iniezione di liquidità nel sistema del credito per 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale con la sospensione delle rate di prestiti e mutui tramite fondi e garanzie pubbliche al credito – insiste il ministro – Quindi è un pacchetto molto corposo di sostegno alla liquidità. Abbiamo una sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi: il termine previsto per oggi è differito al prossimo venerdì. Sospensione della rata, che sarebbe stata dovuta oggi e viene riferita a venerdì. Sospesa fino al 31 maggio per tutti fino per quanto riguarda l’IVA, previdenziali e ritenute fiscali, anche di tutte le filiere che sono state colpite da questa emergenza. Abbiamo incluso anche il trasporto merci. Questo è il primo intervento per quanto riguarda marzo, ritorneremo nuovamente per la scadenza di aprile attraverso una probabile estensione che sarà oggetto del decreto Aprile”

Infine c’è un quinto titolo che contiene una serie di norme importanti che danno sostegno aggiuntivo a una serie di settori economici. “E’ chiaro che il nostro sostegno al reddito, alla liquidità, allo spostamento dei termini tributari e in supporto agli investimenti e questa è l’impostazione che stiamo cercando di affermare anche a livello europeo con la riprogrammazione di risorse dei fondi europei per sostenere il secondo decreto di Aprile. Siamo fiduciosi”

Sostegno straordinario al lavoro di tutti gli operatori italiani per fronteggiare questa emergenza senza precedenti

Stanziamento di congedo parentale speciale di cui le famiglie potranno usufruire per 15 giorni e che potrà prevedere in alternativa la possibilità di utilizzare un bonus baby-sitter di €600.

Stanziamento di un miliardo e 200 con ulteriori risorse per tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale che avrà un bonus baby-sitter speciale proprio per aiutarli in questo periodo di forte impegno, con la possibilità di usufruire dei permessi della legge 104 che passeranno per il mese di aprile: cumulativamente non più 3 giorni ma passeranno a 12 giorni.

Stanziamento di 500 milioni di euro per gli autonomi e liberi professionisti

Ulteriore intervento sui licenziamenti: verranno fermate le procedure di licenziamento effettuate dal 23 febbraio in poi, dalla data di inizio del coronavirus. Lo stesso per i lavoratori che sono in quarantena del settore privato: questo periodo verrà considerato come malattia non computabile

“Queste in linea generale sono le tutele che abbiamo inserito nel primo decreto marzo – insiste il ministro del Lavoro Nunzia CatalfoLe casse quindi gli ammortizzatori sociali sono finanziati per un periodo di 9 settimane. Le tutele per gli autonomi liberi professionisti hanno un primo intervento nel mese di marzo e ovviamente verrà rinnovato nel prossimo decreto. Il reddito di cittadinanza o la naspi o gli altri sostegni al reddito ovviamente rimangono a maggior ragione in un periodo come questo. Ci sono possibilità di usufruire del permesso della 104 anche per i propri familiari allargandolo da 3 a 12 giorni. Insomma all’interno del decreto si sta cercando di tutelare tutti i cittadini italiani e ovviamente con particolare riguardo in questo caso ai soggetti più deboli più fragili e che ovviamente hanno più difficoltà. Ovviamente vedremo l’evoluzione della situazione e alcune delle misure come i congedi o come le indennità previste per i lavoratori o per gli autonomi È ovvio che, con l’eventuale protrarsi della situazione, verranno rinnovate sono sempre”.

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BaseNews24
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Redazione della testata giornalista dell'emittente Radio Base.
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