Infiltrazioni nel palazzo del cimitero di Nocera Superiore, al via la petizione per sollecitare le istituzioni a risolvere il problema. Domenica il primo appuntamento con i vertici di “Legalità e Trasparenza”. L’appello di Raffaella Ferrentino: “Situazione insostenibile che va avanti da anni. Servono interventi urgenti”.
Una petizione per risolvere il problema delle infiltrazioni che continuano ad essere presenti in tutta la sua gravità presso il palazzo ubicato all’interno del cimitero di Nocera Superiore. L’iniziativa è stata lanciata dall’associazione “Legalità e Trasparenza” dell’avvocato Raffaella Ferrentino che, da tempo, segue la vicenda. Domenica (26 gennaio 2020), dalle 9 alle 13, si potrà firmare la petizione nei pressi del cimitero dove sarà presente un gazebo dell’associazione.
“Si tratta di una situazione insostenibile sia per coloro che vanno a far visita ai propri defunti ponendo a serio rischio la loro incolumità per la decadenza dell’immobile e le crepe già esistenti sui muri e sia per l’ubicazione dei loculi esposti a gravi infiltrazioni di acqua”, ha detto. “Inoltre all’interno del palazzo vi sono servizi igienici inutilizzabili e in completo dispregio delle norme sulla salute pubblica ed ambientale”.
Le inadempienze delle istituzioni preposte, secondo la Ferrentino, sarebbero di vario titolo. Dalla sicurezza pubblica per la pericolosità della struttura fatiscente in uno stato di abbandono totale con evidenti crepe ed infiltrazioni copiose all’igiene e sanità pubblica.
“I servizi igienici non sono sottoposti a manutenzione e preclusi dall’accesso con un odore nauseabondo e con perdite di acqua copiose e, pertanto, il rischio di malattie ed infezioni è reale e concreto”, ha spiegato la Ferrentino. “Non parliamo poi del decoro urbano. C’è una carenza di pulizia dell’immobile per spargimento di materiale di risulta edilizia.
Il problema purtroppo va avanti da anni, più volte segnalato e denunciato, senza che tuttavia sia stata mai individuata una soluzione efficace.
Questa petizione intende quindi smuovere chi di dovere prima che accada qualcosa di irreparabile e che, come spesso purtroppo accade, si corra ai ripari quando oramai è troppo tardi”.