“L’attuale management dell’Acse, società pubblica alla quale spetta di occuparsi del ciclo dei rifiuti a Scafati, è probabilmente il migliore esempio – nel senso del peggiore – di come una concezione privatistica e autoritaria della cosa pubblica sia dannosa per la città ed i cittadini.”
Dure le parole del segretario PD di Scafati, Michele Grimaldi nei confronti dell’Acse, la società pubblica che si occupa dello smaltimento dei rifiuti.
“L’Acse – continua Grimaldi – è la dimostrazione che la politica non è mai neutrale (che sciocchezza questa cosa “per i cittadini senza le ideologie”, come se le idee fosse tutte uguali e servissero tutte lo stesso scopo) e che anzi, proprio quando si nasconde, crea i danni peggiori.
Quali sono i risultati di questo manager dell’Acse dopo anni di odio verso i lavoratori, di scelte contrattualistiche imperniate sulla precarietà e quindi sulla maggiore subalternità delle maestranze, di costi ed inefficienze scaricati sulle casse dell’Ente (con le discariche scorporate dal contratto di servizio), di ecobaratti senza premi (a proposito, che fine hanno fatto i premi dell’ecobaratto?), di soldi spesi per investigatori privati e cartelloni pubblicitari auto-celebrativi, di una concezione del decoro punitiva e coercitiva verso le fasce più deboli?
Che la città di Scafati continua ad essere invasa da cumuli di immondizia, le strade a non essere spazzate, la raccolta differenziata a non crescere nonostante i giochi di prestigio, le tasse ad essere tra le più alte della Regione.“
Grimaldi conclude il suo intervento rivolgendosi al Sindaco e alla sua giunta, ritenuto dallo stesso, gli unici a essere soddisfatti da tale situazione:
“D’altronde gli unici ad essere soddisfatti dall’attuale stato di cose sono solo due categorie: il Sindaco e la sua Giunta, che così come al solito possono non assumersi nessuna responsabilità e dire che operano in continuità con la Commissione straordinaria (come se li avessero votati per questo); qualche politico che spera di essere riciclato o promosso nel futuro Consiglio di amministrazione dell’Acse (al quale siamo contrari, considerandolo un inutile spreco di risorse e probabilmente anche contro la legge).
Ci troviamo dunque dinanzi all’ennesimo combinato disposto di inefficienza amministrativa e cattiva fede politica prodotto dall’amministrazione Salvati. Che continua si ad “andare oltre”, ma oltre la decenza.”