Alfonso Peluso, 38 anni, originario di Nocera Superiore e residente a Castel San Giorgio, sposato e padre di tre figlie, fino a due anni fa conduceva una vita normalissima. Si divideva tra il suo lavoro da macellaio presso una nota catena di supermercati a Cava de’Tirreni, la famiglia, la sua casa a Lanzara di Castel San Giorgio, gli amici e l’amore per i cavalli.
Alfonso aveva conosciuto la sua futura moglie, Brigida Corrado di Castel San Giorgio, quando entrambi erano poco più che adolescenti e appena ventenni avevano deciso di mettere su famiglia, in due anni la loro unione fu allietata da tre splendide bambine, Enza oggi 15 enne e le gemelle Benedetta e Martina di 14 anni. Alfonso e Brigida sognavano, una volta cresciute le figlie, di recuperare un po’ di quella gioventù sacrificata e di godersi la vita ma una dura prova era in agguato.
Tutto procedeva per il meglio quando, poco più di 2 anni fa per Alfonso iniziarono i primi problemi.
Una leggera stanchezza, dolori alla schiena e qualche linea di febbre, nulla di preoccupante fino alla sera del 21 maggio del 2017 quando la temperatura corporea di Alfonso salì vertiginosamente.
Al mattino Alfonso disse alla moglie di non sentirsi più le gambe pur riuscendo ancora a camminare. Per non restare solo a casa accompagnò Brigida a fare la spesa, al ritorno fece fatica a salire le scale, si accasciò sul divano e stavolta la sensazione di intorpidimento agli arti fu ancora più forte, tanto da costringerlo alla immobilità.
Brigida, senza che il marito la vedesse, prese un ago e lo punse di nascosto proprio alle gambe, in più punti, fu in quell’istante che si sentì raggelare il sangue, Alfonso non si era accorto di nulla. È così che chiamò il 118 che portò subito Alfonso Peluso in ospedale a Mercato San Severino.
Dopo 5 ore e semplici controlli di routine fu dimesso con una diagnosi di forte sciatalgia che tuttavia non convinse
Brigida e Alfonso, entrambi sentivano che purtroppo c’era qualcosa di più grave.
Dopo qualche giorno, visto che i sintomi non miglioravano e la situazione era sempre uguale,decisero di rivolgersi all’ospedale di Nocera Inferiore. Qui, dopo esami approfonditi, arrivò la terribile verità che suonò subito come una condanna, mielite trasversa con ben tre lesioni midollari.
Ad Alfonso Peluso cadde il mondo addosso, iniziò a girare diversi centri specializzati in tutta Italia, ma tutti confermavano la diagnosi, Alfonso non sarebbe più tornato a camminare.
“Sono stati mesi difficili ma Alfonso non si è mai abbattuto– ricorda sua moglie Brigida Corrado- non lo abbiamo mai lasciato solo, e mai lo faremo. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo affrontato insieme questa nuova “ vita”, iniziando dalla nostra casa di Castel San Giorgio, modificata in base alle nuove necessità di Alfonso”.
Nel frattempo le figlie, grazie al web iniziarono a cercare un modo per aiutare il loro papà e si imbatterono nell’esoscheletro.
Contattarono così una società di Reggio Emilia,Progettiamo Autonomia Robotics srl, l’unica a commercializzare in Italia il Rewalk, costruito in Israele e ad oggi l’unico a permettere anche di salire e scendere le scale.
Dopo una iniziale fase di training, presso il centro specializzato “ Gli Angeli di Padre Pio” a San Giovanni Rotondo, Alfonso ha indossato per la prima volta l’esoscheletro e dopo 2 anni, seppur per pochi minuti, è tornato a camminare.
“Per noi è stata un’emozione fortissima,– ricorda la moglie Brigida Corrado- ho rivisto il sorriso sul volto di mio marito, in quel momento ho capito di dover fare di tutto per poterlo acquistare.
Purtroppo, e non mi vergogno a dirlo, non abbiamo grossi mezzi economici e non ci è stato neppure concesso un mutuo.Non è semplice chiedere, per chi ha sempre vissuto la propria vita lavorando e vivendo del proprio impegno e del proprio lavoro.
Ma abbiamo superato anche quest’ostacolo, sostenuti da tanti amici e familiari che ci hanno incoraggiati e spinti a chiedere l’aiuto di quanti vorranno contribuire alla realizzazione di un sogno”.
Brigida Corrado ha aperto un conto corrente presso l’ufficio postale di Nocera Superiore.
Con la causale “ Aiutiamo Alfonso Peluso” sul Codice IBAN IT93A0760115200001047372766
sarà possibile contribuire all’acquisto dell’esoscheletro per Alfonso Peluso.
Attualmente Alfonso è ricoverato al Campolongo Hospital e continua a seguire un percorso di riabilitazione.
La moglie e le figlie non lo lasciano mai,
sono la sua forza, ed insieme, grazie alla catena della solidarietà, sperano di raggiungere quanto prima la cifra necessaria per poter acquistare l’apparecchio che consentirà ad Alfonso di rimettersi in piedi e di tornare a camminare.
Un sogno da 70 mila euro per poter tornare a camminare e a guardare al futuro con speranza.