Asilo comunale in via Mangioni – La consigliera Terracina invita l’amministrazione Gambino a rivedere la scelta di aprire un asilo comunale in via Mangioni a Pagani.
In una nota pubblica la consigliera ne spiega i motivi:
“In merito alla decisione dell’Amministrazione Comunale di voler procedere con la nascita di un asilo nido comunale presso i locali di Via Mangioni a ridosso del mercato ortofrutticolo Pagani-Nocera, vorrei nuovamente consigliare, così come giustamente già fatto dall’ex Sindaco Salvatore Bottone in Consiglio Comunale, di rivedere tale scelta e concentrare le risorse messe a disposizione dal MIUR per altri tipi di interventi su altri istituti scolastici. In particolare intendo porre l’attenzione sulla possibilità di eseguire importanti interventi su tre strutture scolastiche, ovvero Rodari, Flaucinola e Don Milani, così come già deliberato all’epoca dall’Amministrazione Bottone. Le motivazioni di tali scelte sono molteplici, in quanto la creazione di un asilo nido nell’area ipotizzata dall’attuale Amministrazione, oltre ad avere tempi medio lunghi di realizzazione legati al rilascio di tutti gli idonei permessi da parte dei vari Enti deputati al rilascio degli stessi, probabilmente potrebbe incontrare difficoltà inerenti alla fattibilità economica, in quanto potrebbe non essere sufficiente il finanziamento MIUR di circa €122 mila richiedendo di conseguenza un esborso economico da parte delle casse comunali, cosa questa che ad oggi, stante anche il dissesto finanziario deliberato dall’attuale Amministrazione, risulterebbe praticamente impossibile. Pertanto al fine di non veder vanificato, sempre e solo nel puro interesse della collettività, il lavoro della passata Amministrazione guidata da Salvatore Bottone e degli uffici comunali preposti per il recepimento del finanziamento MIUR per le nostre scuole, chiedo agli attuali amministratori di dedicare il suddetto finanziamento alle strutture scolastiche già individuate e concentrare la progettazione dell’asilo nido comunale per i bandi che la Regione Campania metterà in campo per il finanziamento degli stessi”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’attuale amministrazione comunale che, attraverso la vicesindaco Anna Rosa Sessa, ha difeso la scelta di aprire l’asilo:
“Fa piacere che la parte della minoranza consiliare, cui appartiene la consigliere Terracina, cominci a parlare di temi che interessano la città e non solo le sue velleità politiche. Dispiace, però, constatare che si provi a strumentalizzare una questione, come quella delle scuole, che l’amministrazione precedente, di cui la consigliera Terracina era fiera rappresentante, ha affrontato in maniera pessima, non risolvendo alcun tipo di problema. Basti pensare alla chiusura della scuola Manzoni, alla chiusura dei laboratori della scuola media “Sant’Alfonso”, alla perdita di un finanziamento Inail per mancanza del progetto esecutivo per la costruzione di una cittadella scolastica in Via Taurano, alla perdita di un finanziamento regionale di 5milionie800mila euro per la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli edifici scolastici del territorio. Occorre ricordare che, in appena due mesi, l’amministrazione Gambino ha sbloccato un finanziamento Miur fermo al palo da un anno per il rifacimento degli infissi alla scuola San Giuseppe Artigiano per i cui lavori é stata espletata anche la gara. Si é provveduto a realizzare il progetto esecutivo alla scuola elementare Don Milani per l’efficientamento energetico, recuperando cosi un finanziamento di 130.000 che rischiava di essere perso. In più sono stati fatti lavori di manutenzione ordinaria che la precedente amministrazione non aveva neanche osato immaginare: copertura alla scuola Mangioni, avvio delle procedure per le coperture alla scuola Rodari, pitturazione di tutti i plessi scolastici, consegna di arredi in alcuni istituti. In più é stata avviata la gara per la mensa scolastica scaduta il 15 maggio e mai avviata pur sapendo dei tempi europei per l’espletamento (grazie a Bottone ed ai suoi abbiamo rischiato che il servizio non partisse regolarmente il giorno 1 ottobre). Pertanto nom c’è bisogno di rinunciare all’asilo nido per far funzionare le scuole. L’asilo si realizzerà per 122.000 euro(finanziamento che il 31 ottobre sarebbe stato perso) e la gestione sarà affidata con Fondi Pac. Avere un asilo nido nella nostra città che fa parte di una Regione che indossa la maglia nera per numeri di asilo nido secondo l’Istat é un segno di grande civiltà. Infine tengo a sottolineare che l’amministrazione Gambino ha varato un piano di viabilità esterno agli istituti scolastici che, finalmente, dopo anni, garantisce sicurezza a genitori e bambini”.