martedì, 10 Settembre, 2024
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Fatturazione elettronica 2019: tutto quello che c’è da sapere.

Parte una nuova rubrica dedicata al fisco, a cura del Dott. Andrea Perrino. Oggi si parla di “fatturazione elettronica”.

Questo inizio d’anno è stato caratterizzato da importanti novità fiscali, una tra tutte la fatturazione elettronica. Tante sono le domande, i dubbi e le difficoltà che stanno incontrando le aziende. Pertanto provo a dare il mio contributo a fare chiarezza. Dal 1 gennaio 2019 è scattato l’obbligo della fattura elettronica per privati e imprese. La fatturazione elettronica è un sistema di emissione, ricezione, trasmissione, archiviazione e conservazione elettronica delle fatture che offre il vantaggio di automatizzare e integrare i processi, ottimizzare i tempi anche e soprattutto per quanto riguarda l’archiviazione e i controlli fiscali. Dal 1 gennaio 2019 la fatturazione elettronica, già introdotta con la legge di Bilancio per il 2015 quando l’obbligo scattò per i fornitori della pubblica amministrazione, è diventata obbligatoria anche per i privati. Ossia per tutti i titolari di partite IVA, eccezion fatta per i regimi dei minimi, dei forfettari, piccoli agricoltori e altri regimi di vantaggio, dovranno utilizzare questo formato per emettere le fatture. L’obbligo della fattura elettronica, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori IVA, sia nel caso in cui la cessione o prestazione è effettuata da un operatore IVA verso un consumatore finale non IVA. Si tratta di una “rivoluzione” per le aziende, le quali dovranno chiaramente adeguarsi acquisendo strumenti, competenze e programmi per attuare al meglio la procedura di fatturazione digitale; si tratta di fare veri e propri investimenti nella direzione dell’innovazione tecnologica. La fattura una volta compilata deve essere trasformata in formato Xml (Extensible markup language) della dimensione massima, per singola fattura, di 5 Mb. Tale documento dovrà poi essere validato a livello legale attraverso la firma digitale, la quale deve essere richiesta direttamente ai certificatori accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) o richiesta alla propria Camera di Commercio con la Carta Nazionale dei Servizi. I file dovranno inoltre contenere tutte le informazioni necessarie, quali il codice identificativo del destinatario, l’indirizzo Pec e il riferimento temporale. Una volta completa di questi elementi la fattura è pronta per l’invio, il quale dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data di emissione del documento. Deve essere inviata al sistema di interscambio nazionale (Sdi) dell’Agenzia delle Entrate, il quale funge da postino nel senso che riceve la fattura dall’emittente e la deposita nella buoca postale del destinatario (ma ciò non vale per le fatture transfrontaliere e per le fatture b2c) previa registrazione nella sezione fatturazione elettronica dell’ADE (Agenzia delle Entrate) del proprio indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario) che corrisponde al canale scelto sul quale ricevere le fatture elettroniche. Dovranno poi essere conservate in formato digitale per 10 anni sia quelle emesse che quelle ricevute. Propedeutico a tutto ciò è il fatto che le aziende devono attivare una casella di posta elettronica certificata PEC oppure farsi assegnare dall’Agenzia delle Entrate un codice destinatario; in alternativa possono anche demandare a un servizio in outsourcing sia la ricezione che l’invio delle fatture facendosi rilasciare il codice destinatario dal gestore scelto. Nel caso poi si debbano inviare fatture all’estero, o riceverle, è necessario dotarsi di un sistema di gestione multicanale della fatturazione, il quale possa inviare e ricevere sia sul canale Sdi che su altri. Infine, per quanto riguarda la conservazione, l’azienda deve scegliere se gestirla per conto proprio utilizzando il servizio offerto dall’ADE (Agenzia delle Entrate) o affidarsi a società terze che forniscono questo genere di servizio. Ricordo ai lettori che il mio Studio è a disposizione per coloro che necessitano di maggiori chiarimenti su tutti gli argomenti trattati nella presente rubrica.
Andrea Perrino – Dottore commercialista

BaseNews24
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Redazione della testata giornalista dell'emittente Radio Base.
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