A Scafati si parla in queste ore del ricorso vinto dalla Wind contro il Comune. Una vicenda che vede l’intervento del gruppo Scafati Arancione.
Un ripetitore da installare in un terreno della contrada Cappella di Scafati. E’ questo quanto si evince dalla sentenza del Tar che ha dato ragione alla Wind sul ricorso impugnato contro la sospensione dei lavori attuata dal Comune nel dicembre 2015. A dirsi perplesso sulla questione è Francesco Carotenuto, portavoce di Scafati Arancione. “La decisione del Tar, purtroppo, è molto chiara. Almeno questa volta ci sia un confronto concreto con i cittadini, oltre le proteste che lasciano il tempo che trovano” – ha dichiarato Carotenuto. In zona, infatti, tre anni fa hanno dato vita a una sommossa che, però, nel lungo periodo non ha pagato. “Innanzitutto va chiarito -continua Francesco Carotenuto – un concetto: va tutelata a prescindere la salute dei cittadini di Scafati. La decisione del Tar parla chiaro, facendo anche una ricostruzione politica della vicenda, su cui pesa un protocollo d’intesa del 2006. Adesso però serve voltare pagina: vorrei che il capo della Commissione straordinaria, Giorgio Manari, e le aziende interessate spieghino quali sono gli eventuali problemi per la cittadinanza. Questo aspetto non va assolutamente trascurato”. Non un no a priori, dunque, ma un ni in attesa di aver chiarimenti sul progetto che l’azienda di telecomunicazioni ha in mente per Scafati. Invito il prefetto Manari a confrontarsi con la comunità scafatese, alla presenza dei tecnici della Wind. La legalità deve essere sempre la priorità assoluta di ogni azione che mette in campo un pubblico amministratore o un rappresentante dello Stato. Non si può giocare sulla pelle degli scafatesi”.