di Barbara Landi
“Io sono per chiudere tutto e militarizzare l’Italia”. Ad affermarlo è il presidente Vincenzo De Luca che, in conferenza in diretta Facebook, aggiunge: “La penso diversamente dal governo nazionale, mezze misure non risolvono il problema ma finiscono per aggravare le condizioni di vita dei cittadini. L’Italia si rivela il paese del mezzo mezzo e del fare finta”.
CHIUSURA CANTIERI E ATTIVITA’ IN 550 COMUNI
Il governatore della Campania annuncia anche due misure “in via di definizione”: la prima prevederebbe la chiusura di tutti i cantieri, tranne quelli alle attività pubbliche e a quelle sanitarie. L’altra imporrebbe, invece, l’interruzione delle attività in 550 comuni, tranne per i servizi essenziali.
PREVISIONE ENTRO IL 3 APRILE 3MILA CONTAGIATI
“Ad oggi in Campania ci sono 750 contagi, 79 persone in terapia intensiva – insiste il presidente, tracciando uno scenario all’orizzonte alquanto complicato da gestire – La previsione dei tecnici, entro il 29 marzo è di 1.500 contagi, entro inizio aprile avremo 3mila persone positive e 140 che richiederanno il ricovero in terapia intensiva”.
Evidenzia anche la mission di “dover assicurare il massimo della tutela, più che per i malati, per i medici e per gli infermieri”. “Se arriviamo non all’8%, ma al 20-30% dei contagi tra il personale medico salta tutto. Con questo andamento registreremo morti e non avremo posti per vostri genitori”, insiste De Luca, rivolgendosi ai cittadini.
L’APPELLO DI DE LUCA: “MANTENIAMO LA DISTANZA”
Il ritorno dei cittadini dal nord al sud, ma anche “l’inciviltà, l’irresponsabilità e la bestialità di componenti rilevanti della nostra società” sarebbero alcune della cause a cui è ascrivibile l’aumento del contagio
“Manteniamo la distanza”, è l’appello di De Luca ai cittadini. “Più facciamo gli imbecilli più questo calvario durerà mesi. Mi arrivano voci di persone che vogliono organizzare feste di laurea. Mandiamo i carabinieri con il lanciafiamme se lo fate”.
“Siamo in guerra, dobbiamo stringere i denti, non ci è consentito rilassarci. Abbiamo il diritto e il dovere di pretendere lo stesso rigore da tutti. Noi sollecitiamo misure drastiche e provvedimenti repressivi per gli irresponsabili – aggiunge – C’è chi si è avventurato a fare a discorsi di filosofia teoretica quando abbiamo un nemico alle porte. Primun vivere, deinde filosofare: pensiamo prima a vivere poi facciamo le scienziaterie e i dibattiti. Sollecitiamo misure drastiche con conseguenza effettivi e se sono necessari provvedimenti repressivi prendiamoli”.
20 marzo 2020
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